domenica 28 febbraio 2010

Canali nautici di bordo UHF

Le frequenze nautiche in UHF per qualche motivo mi erano sempre sfuggite. Ai tempi del servizio militare in Capitaneria c'era un grosso ricetrasmettitore formato rack con due moduli: uno VHF con l'usuale dotazione di canali nautici più Alfa e Charlie, l'altro marcato come UHF ma che segnalava guasto non appena si tentasse di accenderlo. Detto per inciso la dotazione era completata da ricetrasmittanti per le HF, la banda aeronautica e quella CB che venivano impiegati solo in rare occasioni.
Qualche volta avevo sentito parlare di link UHF di servizio alle trasmissioni meteomar (mai avute evidenze) e di comunicazioni di bordo, ma pensavo queste si svolgessero su normali allocazioni "civili".
Invece ieri, alla fiera di Pompei, mi è capitato tra le mani un catalogo di Marcucci che porta un'intera linea della Icom dedicata alle comunicazioni di bordo composta da due portatili (IC-F61M, IC F-25) e un ripetitore (IC-FR6100). Ancora una volta le informazioni erano disponibili nel Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, ma non ci avevo mai fatto caso. In particolare la nota 105, associata al segmento 450-470MHz specifica:
Nel servizio mobile marittimo possono essere utilizzate le frequenze 457,525, 457,550 MHz, 457,575 MHz, 467,525 MHz, 467,550 MHz e 467,575 MHz per comunicazioni a bordo di imbarcazione. Se necessario possono essere impiegati apparati canalizzati a 12,5 kHz utilizzanti anche le ulteriori frequenze 457,5375 MHz, 457,5625 MHz, 467,5375 MHz e 467,5625 MHz.
Nelle acque territoriali è consentito l’uso delle frequenze 457,550 MHz e 467,550 MHz con canalizzazione a 12,5 kHz mentre l’uso delle altre frequenze è consentito su base di non interferenza con le utilizzazioni previste in tabella.
La prossima volta che andate in crociera...

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